Schegge di me di Tahereh Mafi

By dil's choice - agosto 14, 2012

Schegge di me 

di Tahereh Mafi


Titolo: Schegge di me
Titolo originale: Shatter me
AutoreTahereh Mafi
Traduttore: Mariella Martucci

Editore: Rizzoli

Pagine: 368

Isbn: 9788817056564

Prezzo: €17,00
Valutazione: 5 stelline

Data di pubblicazione: 2 Maggio 2012







                             Trama
264 GIORNI SEGREGATA IN UNA CELLA.Senza contatti con il mondo. Juliette non può parlare con nessuno, e nessuno deve avvicinarla, perchè ha un potere terribile: se tocca una persona la uccide. Agli occhi dell'organizzazione che l'ha rapita il suo potere è un'arma stupefacente, per lei è una maledizione. Un giorno però nella sua cella viene spinto Adam. Juliette non vuole fargli del male, e così lo tiene a distanza. Ma Adam non sa del suo potere, e mentre lei dorme in preda agli incubi la prende tra le braccia per confortarla. Da quel momento tutto cambia, perchè Adam, immune al tocco di Juliette, è l'unico che può accettarla così come è. Insieme progettano la fuga. alla ricerca di un mondo che non la consideri più nè un'arma nè un mostro, ma una persona speciale, che con il suo potere può fare la differenza.







L'autrice:
Tahereh Mafi ha ventiquattro anni. Ultima di cinque fratelli, è nata nel Connecticut e vive in California. Questo è il suo primo romanzo, che è stato venduto in quindici Paesi. I diritti cinematografici sono stati acquisiti dalla Twentieth Century Fox.
Sito dell'autrice: www.taherehmafi.com 
Blog dell'autrice: http://stiryourtea.blogspot.com
Sito italiano del libro: http://www.scheggedime.it/












LA MIA RECENSIONE:

Schegge di me uno degli ultimi libri che ho letto che che dopo tanto tempo mi ha fatto vibrare fin dentro l'anima,avete presente la prima volta che vi innamorate,be' è stato così che mi sono sentita quando ho iniziato a leggere questo splendido romanzo.Prima di tutto SChegge di me (Shatter me) è il primo romanzo della Tahereh Mafi, Questo romanzo colpisce dritto al cuore e alla mente, non ha bisogno di tempo, non ha bisogno di giorni e giorni di lettura: il colpo di fulmine scatta appena può, è questione di attimi. Attimi in cui sono stata conquistata dallo stile poetico dell'autrice, dalla particolare storia che mi ha raccontato, dai suoi personaggi e soprattutto dalla sua protagonista, Juliette. Schegge di me è il primo volume di una trilogia distopica. Ormai la distopia sta prendendo sempre più piede e per ora non può farmi che piacere, essendo un genere originale e solitamente mai superficiale. Protagonista della storia è Juliette, una ragazza di diciassette anni che vive reclusa da ben 264 giorni. Non ha nessuno con cui parlare, niente con cui distrarsi: solo lei e i suoi pensieri che la ossessionano. Che le fanno correre il rischio di diventare pazza. La sua reclusione è dovuta al suo potere: uccide le persone con il solo tocco. Involontariamente, certo, ma il rischio è altissimo. I genitori l'hanno abbandonata, a scuola l'hanno sempre tenuta lontana. Rinchiusa tra quelle quattro mura non ha più speranze, non ha più vita. La situazione cambia quando le viene affiancato un compagno di stanza, (che poi si rivelerà essere un soldato mandato da lei per osservarla e controllarla). Alla ragazza sarà offerta la possibilità di uscire da quella prigionia per poter finalmente vivere in un luogo decente, purché accetti le condizioni di quello che sembra essere il capo di quel luogo: usare il suo potere per tenere sotto controllo gli altri. Magari per torturarli, se necessario ucciderli. In realtà la ragazza non ha scelta: Warner, il capo, che sceglie  Adam, il soldato con cui aveva diviso la cella come guardia del corpo. Da quel momento la situazione inizia a precipitare. Allora detto così sembra che non sia niente di speciale,accattivante ma lo stile della scrittura dell'autrice rende questo libro semplicemente perfetto.Con Shatter Me siamo di fronte ad un young adult, e ormai siamo fin troppo abituati alla mancanza di stile ed emozioni degli autori che si dedicano a questo genere di romanzi: si tratta spesso di scritture piatte, frasi inutili e ripetitive, dialoghi banali. Ma la Mafi  usa la poesia. Prende le parole e ci gioca, le lancia in aria, le riprende, le mescola, le dipinge e le fa diventare racconto, a volte immagini. Non si limita a raccontarci gli stati d'animo della protagonista: ce li descrive in modi impensabili. Fa uno smodato uso di metafore. Lei scrive, descrive, dipinge ed io lo assaporo come se fosse la prima volta che mi innamoro. Mi trascina in un'altra dimensione. E' proprio grazie a questo stile che la storia, seppur non originalissima, si fa apprezzare. Gli elementi tipici di uno young adult sono presenti anche qui: una ragazza che scopre di non essere normale, l'incontro con un ragazzo che non sa se temere o amare, l'arrivo del terzo incomodo da cui si sente attratta pur non volendo e infine quel che sarà una lotta tra il bene e il male. I soliti elementi ci sono, è vero, ma attraverso la penna dell'autrice acquistano nuova forma, nuove sfumature.Apprezziamo il cambiamento di Juliette: dallo stato di follia iniziale alla ragazza forte e decisa alla fine. Dalle insicurezze e paure alla consapevolezza di sé. Trasformazione inevitabile dati i cambiamenti che deve affrontare. Accettiamo la presenza dell'elemento romantico. Juliette ha 17 anni, il romanzo è destinato agli adolescenti: non si può pensare che l'amore ne sia tenuto fuori. La protagonista ha vissuto i suoi anni priva di qualsiasi forma d'affetto, senza poter essere mai sfiorata da nessuno. Nel momento in cui questo diventa possibile, il suo cervello va in tilt: ha bisogno di un amore tangibile, ha bisogno di sentirlo, toccarlo, credere che non sia solo la sua immaginazione. Il suo mondo ne è sconvolto: la novità non può passare in secondo piano, diventa la sua priorità.Si avverte la mancanza di una più puntuale descrizione della società. Si parla di Restaurazione, di povertà, di dittatura. Di scomparsa degli animali, della natura. Ma non viene spiegato nulla e non riusciamo neanche a immaginare come sia strutturata la società. Com'era prima che Juliette venisse rinchiusa? Com'è ora? Contro cosa o chi ci si ribella? Essendo un distopico, questo elemento è ovviamente indispensabile. I nostri occhi sono gli occhi di Juliette: non ha le risposte alle nostre domande, ma le sta cercando lei stessa. Non sa com'è diventato il mondo, ma vuole scoprirlo. 


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